Il Palio di Siena

Il Palio di Siena si corre due volte al anno, in state, la città di Siena diventa in questa occasione la sede della corsa di cavalli più famosa in tutto il mondo. Il Palio è la manifestazione più importante della città e si svolge ogni anno il 2 luglio per celebrare la festa della Madonna di Provenzano e il 16 agosto dedicata all’Assunzione di Maria. Al Palio partecipano 10 delle 17 contrade della città, si sfidano in Piazza del Campo.

Siena è attualmente divisa in 17 Contrade: Aquila, Bruco, Tartuca, Lupa, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Torre, Valdimontone.

Ogni Contrada è contraddistinta da uno stemma e colori unici ed occupa una determinata zona della città. Passeggiando per le vie di Siena potrete facilmente capire in quale Contrada vi trovate, osservando le bandiere e gli stemmi esposti lungo le strade.

La corsa del Palio di Siena ha origini molto remote – le prime testimonianze risalgono al XIII secolo – ma il primo evento documentato risale al 1633. Vediamo un po’ la storia di questa celebrazione e come seguire il palio di oggi, 16 agosto 2023

Palio di Siena, storia

Le prime tracce del Palio nella città di Siena risalgono al XII secolo: A quel tempo la competizione consisteva nel percorrere le vie della città per raggiungere il Duomo Vecchio e si chiamava Palio alla Lunga. Dal XIII secolo la manifestazione fu dedicata a Santa Maria Assunta, regina e protettrice della città, e cominciò a far parte della celebrazione dell’Assunta con offerte di ceri e censi per la Madonna; Il premio del vincitore era un drappo ornato da un tessuto prezioso, chiamato “pallium”, da cui deriva Palio.

Nella seconda metà del XVI secolo le Contrade di Siena cominciarono a sfidarsi in una serie di corse che si tenevano nel territorio di una di esse, generalmente in occasione delle rispettive festività religiose, chiamati all’epoca Palii rionali.

All’inizio del XVII secolo, le corse furono spostate in Piazza del Campo, soprattutto per motivi di sicurezza: il Palio “alla longa” era davvero molto pericoloso, poiché i cavalli correvano a tutta velocità per le strette vie della città. Inoltre, si perdeva anche il suo fascino spettacolare, poiché poche persone erano in grado di godersi l’evento. Per questo motivo, il Palio “alla lunga” fu sostituito dal Palio “alla tonda” che si svolgeva in Piazza del Campo. La data del primo Palio dell’anno a Siena, così come lo conosciamo oggi, è il 2 luglio 1652.

A partire di quella data si decise che non solo la nobiltà avrebbe corso, ma le Contrade stesse avrebbero potuto scegliere il proprio fantino. Il Palio dedicato al miracolo della Madonna di Provenzano, celebrato il 2 luglio, fu inaugurato per la prima volta nel 1656, mentre il secondo Palio di Contrada fu introdotto nel XVIII secolo. La proposta venne dalla Contrada dell’Oca che, dopo aver vinto la gara del 2 luglio 1701, offrì agli avversari una sorta di rivincita. Così, a partire dal 1774, i due Poli furono ufficialmente riconosciuti dal Comune di Siena.

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La Festa

La corsa del Palio è un evento complesso a cui, nel corso della storia, si sono aggiunte numerose regole, usanze e pratiche, molte delle quali solo gli abitanti della Contrada conoscono.

Di seguito riportiamo alcune delle principali regole e consuetudini del Palio, che saranno sicuramente utili per comprendere meglio la manifestazione

La corsa del Palio si svolge ogni anno il 2 luglio (Palio di Provenzano, in onore della Madonna di Provenzano) e il 16 agosto (Palio dell’Assunta, in onore dell’Assunta).

Durante il Palio Piazza del Campo, la piazza principale di Siena, viene attrezzata per la corsa e l’anello sul quale si svolgerà la corsa di cavalli viene ricoperta di tufo.

Alla corsa del palio di Siena partecipano 10 contrade su 17, sette non hanno corso lo scorso anno a questo Palio, mentre altre tre sono stratte a sorte.

Infatti il Palio si svolge in quattro giorni e il quarto giorno si svolge la competizione. Il primo giorno del Palio si svolge la “Tratta”, cioè l’estrazione a sorte e l’assegnazione dei cavalli alle varie Contrade.

Prima della gara ufficiale vengono effettuate 6 prove, una al mattino ed una in tarda serata.

La quinta prova, che si svolge il giorno prima del Palio ufficiale, viene chiamata “prova generale”, mentre la mattina stessa si svolgeva la prova finale, detta “provaccia”, i fantini in questa prova, con l’intenzione di non stancare i propri cavalli montano a pelo, cioè senza sella.

Il Premio del Palio è quello che a Siena si chiama “Drappellone”, ovvero un dipinto disegnato ogni volta da un artista diverso, che la Contrada vincitrice esporrà nel suo museo.

Il Palio, giorno della corsa

Finalmente siamo arrivati al giorno della corsa del Palio, la Città di Siena e suoi Contradaioli è in pieno fermento e tutta la giornata è dedicata alla manifestazione.

Tutto inizia verso le 8 nella Cappella accanto al Palazzo Comunale, viene celebrata dall’Arcivescovo la “Messa del fantino”. Dopo di che in Piazza del Campo si svolge l’ultima corsa di prova, la “provaccia”.

In presenza del Sindaco alle 10,30 in Palazzo Comunale, viene effettuata la “segnatura dei fantini”, dopo di che i fantini non potranno essere più sostituiti.

La benedizione del cavallo vine fatta attorno alle 15 in ogni Contrada e dopo ha inizio il grande corteo storico, composto da oltre 600 figuranti.

Il corteo arriva in Piazza del Campo verso le 17 (per terminare al palco delle autorità attorno alle 18,30-19 e successivamente uno scoppio di mortaretto annuncia l’uscita dei cavalli dall’ Entrone. All’uscita ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue, col quale potrà incitare il proprio cavallo o infastidire gli avversari nella corsa.

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La Corsa

La partenza della corsa è dalla “Mossa”, zona della piazza delineata da due canapi (funi). Il compito di chiamare le Contrade, secondo l’ordine che è stato sorteggiato, e controllare che le posizioni assegnate vengano rispettate viene svolta dal “Mossiere”. Le prime nove Contrade vanno a posizionarsi tra i canapi, mano a mano che vengono chiamate, la decima entra invece “di rincorsa”, stabilendo di fatto l’ inizio della gara.

Se la partenza non venga giudicata valida (ad esempio perchè i fantini non hanno rispettato la loro posizione), uno scoppio di mortaretto ne darà l’avviso e si dovrà ricominciare tutto da capo. La fase della “Mossa”, può essere estremamente lunga e durare anche fino a buio. Questo è comprensibile se si pensa che la competizione tra le Contrade è molto forte e veder vincere una Contrada “nemica” è in assoluto il peggior risultato possibile.

La durata della corsa e di tre giri della piazza, superando anche punti pericolosi, come la stretta curva di San Martino, dove spesso avvengono scontri e cadute (questo motivo è uno dei motivi per cui da anni gli animalisti si dichiarano contrari al Palio).

Il primo cavallo che arriva al traguardo vince, anche se “scosso”, ovvero senza fantino, ed alla Contrada vincitrice viene consegnato il Drappellone.

Terminata la corsa i contradaioli vittoriosi si recano col Drappellone nella Chiesa di Provenzano (nel palio di luglio) o nel Duomo (nel palio di agosto) per il “Te Deum” di ringraziamento.

Consigli

Sicuramente per per vivere tutto il calore e la passione della città di Siena il Palio rappresenta senz’altro un’ occasione unica. Se avete l’opportunità di partecipare alla corsa del Palio, vi consigliamo di non lasciarvela sfuggire perchè difficilmente vi ricapiterà di prendere parte ad una festa così coinvolgente.

Si puo assistere gratuitamente alla corsa del Palio di Siena dall’interno della Piazza del Campo, che vi suggeriamo di raggiungere almeno attorno alle 16,30

All’ interno della piazza potrete acquistare bibite per rinfrescarvi, ma non vi sono bagni pubblici. Vi consigliamo fortemente di fornirvi di acqua e bevande e di portarvi almeno un cappellino per difendervi dal sole. Per la gran folla che si accalcherà nella piazza e per il caldo, vi sconsigliamo di portare bambini piccoli ad assistere al Palio in Piazza del Campo.

Esistono anche postazioni più comode per assistere al Palio, a pagamento. Per acquistare biglietti nelle tribune o nei balconi affacciati sulla Piazza, provate a contattare l’ APT di Siena oppure direttamente i proprietari di bar, ristoranti e delle abitazioni, che spesso offrono anche piccoli rinfreschi con i tipici dolci senesi.

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